Il riscaldamento residenziale con il consumo di legna, pellet e carbonella, incide sull’inquinamento per oltre il 90 %. Nonostante la situazione sia migliorata rispetto al passato, secondo le più recenti stime fornite dall’Agenzia europea dell’ambiente l’inquinamento atmosferico in Italia provoca ancora oltre 84mila morti premature l’anno; le cause vanno ricercate in un ampio spettro di fattori emissivi, dominato però da due problemi principali, ovvero il traffico veicolare e l’inadeguata climatizzazione degli edifici.  Infatti già dal 1° ottobre scorso è entrata in vigore la così detta legge anti-inquinamento che vieta l’uso di camini a legna aperti e ciò vale anche per le tanto richieste e sempre più diffuse stufe a pellet aperte.  In base ai dati, l’adozione da parte di edifici di una pompa di calore ad alta temperatura è in grado di portare vantaggi notevoli ambientali e monetari – bollette meno salate – nelle diverse tipologie di edificio (appartamento, villetta, ufficio e condominio).Un’alternativa ecologica ad altri sistemi di riscaldamento/raffrescamento è la pompa di calore chiller https://lemonsistemi.it/pompe-di-calore-chiller/ Se si prende poi, per esempio, un condominio che utilizza gasolio come combustibile per riscaldamento, l’adozione di una pompa di calore ad alta temperatura permetterebbe di ridurre del 98% le emissioni di PM10 e di oltre il 75% quelle di CO2 e NOx. Sul fronte risparmio, con l’applicazione di un modello di riscaldamento libero da combustibili fossili in un’abitazione su quattro nelle aree più fredde in Italia, i consumatori risparmierebbero 3.8 miliardi di Euro/anno in bolletta. A ciò si aggiunge il beneficio del nostro sistema-Paese, ovvero una riduzione dell’importazione di ca. 5 miliardi di metri cubi / anno di gas naturale e un abbattimento dell’inquinamento pari a quello prodotto – in termini di CO2 – da quasi 6 milioni di auto.