L’iniziativa “1 kWh per il paese” è giunta al termine ed è stata un successo: un’idea di grande valore, firmata dal GSE (Gestore Servizi Energetici) e di grande significato sotto molti punti di vista. Fin dal mese di aprile, quando il progetto venne lanciato, il Presidente Francesco Vetrò illustrava il tutto come “uno strumento per un aiuto concreto alla Protezione civile e quindi al Paese, facendo emergere la generosità degli operatori delle fonti rinnovabili, e offrendo quindi agli stessi la possibilità di giocare un ruolo fondamentale non solo per la sostenibilità ambientale, ma anche per l’integrazione sociale e la  solidarietà, nell’auspicio che la ripresa economica del nostro Paese riparta dalle rinnovabili stesse“. L’iniziativa prevedeva la possibilità da parte dei titolari di impianti fotovoltaici che percepiscono incentivi in Conto Energia di donare parte della produzione registrata. Mentre l’Italia era chiusa in casa, infatti, i pannelli producevano comunque e donare parte di questa produzione per una giusta causa produceva un effetto diretto: 10 euro donati alla Protezione Civile per ogni singolo chilowattora prodotto e immesso in rete.

Il risultato è il seguente:

Con oltre 670.000 euro donati dagli operatori per sostenere la Protezione Civile nella battaglia contro il Covid19, si chiude la campagna 1kWh per il Paese. Un risultato straordinario, con più di 6.000 donazioni effettuate nel corso delle due iniziative lanciate dal GSE.

Fonte:Punto Informatico